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Zbig è una videoinstallazione interattiva che vuole rendere omaggio a Tango, un cortometraggio di Zbigniew Rybczyńsk del 1980 che ha segnato un’importante punto di svolta, sia formale che narrativo, nella storia dell’animazione tradizionale; Zbig vuole essere un omaggio non solo stilistico/narrativo ma soprattutto di carattere affettivo nei confronti di un artista caro al collettivo. In Zbig la componente narrativa segue una logica di tipo procedurale, lo sviluppo narrativo è determinato dalla presenza o meno degli spettatori, l’osservazione del lavoro diventa azione scatenante che determina lo svolgimento del lavoro stesso.

La presenza del personaggio in scena è determinata dalla presenza del suo osservatore</span>, maggiore è il numero spettatori che si fermano ad osservare il lavoro maggiore sarà il numero dei personaggi in scena; Quando il lavoro non è guardato da nessuno tutti i personaggi si riposano fuori dalla scena.

Il racconto si basa sulla ripetizione di singole azioni dei personaggi, delle piccole loop comportamentali, che però nel combinandosi tra loro secondo logiche procedurali cambiano continuamente il quadro complessivo, restituendo intrecci narrativi sempre diversi.

Ogni personaggio può svolgere più azioni assumendo ruoli diversi all’interno del racconto, le azioni compiute dai personaggi mutano in relazione alle azioni compiute dagli altri personaggi in scena in quel momento.

Il pubblico stabilisce un contatto biunivoco con il lavoro, l’osservatore è a sua volta osservato dall’opera;in questo continuo scambio di sguardi si nasconde il significato dell’opera.

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