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La storia del cinema,

visto dalle Alpi Occidentali

Nell’ambito del progetto europeo “iAlp. Musei alpini interattivi”, in collaborazione tra il Museomontagna e il Musée Alpin di Chamonix, auroraMeccanica  ha curato l’allestimento della mostra “Senza Limiti, Oltre i Confini – Cinema sulle Alpi Occidentali” presso il Museo Montagna di Torino.

 

Il percorso di visita è stato suddiviso in macro aree:

 

Ingresso

La zona introduttiva è dedicata agli esordi del cinema di montagna attraverso la proiezione multischermo di immagini tratte da film storici.

 

 

The Great Gig in the Mountain

Questa area è fortemente caratterizzata dall’allestimento multimediale interattivo. Al centro della sala è presente un grande elemento scenografico alto circa 5 metri da terra che richiama immediatamente alle forme di una cima di montagna. Il pubblico è chiamato a interagire con una corda da arrampicata legata alla montagna per selezionare i contenuti multimediali. L’attivazione delle videoproiezioni avviene agganciando la corda da arrampicata – e il relativo moschettone – ad uno dei nove chiodi da arrampicata posizionati sulla parete.

Nella stessa sala oltre a una serie di poster cinematografici trovano posto altre due proiezioni, la prima riporta i titoli dei film proiettati sulla montagna, la seconda è dedicata ai volti degli alpinisti più famosi.

 

 

Salite/Discese, Sogni/Incubi, Velocità/Lentezza, Confini

Il percorso prosegue attraverso sette salette comunicanti tra loro, ogni saletta è studiata per sottolineare come il cinema di montagna sia sempre stato caratterizzato da elementi spesso opposti tra loro.

La curatela ha individuato in Salite-Discese, Sogni-Incubi e Velocità-Lentezza dei dualismi efficaci sui quali costruire altrettanti montaggi video capaci di offrire ai visitatori una panoramica sulle immagini più evocative del cinema di montagna.

Oltre alle proiezioni, una serie di monitor offrono al pubblico ulteriori elementi di approfondimento grazie alle interviste realizzate da Enrico Verra e auroraMeccanica ad esperti del settore.

L’ultima sala del percorso di visita è dedicata ai Confini e propone una clip tratta dal film Il Cammino della Speranza di Pietro Germi.