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Su un tavolo da biblioteca trovano posto alcuni grossi libri antichi, quando lo spettatore si avvicina al tavolo accingendosi ad aprire e a sfogliarne uno, il testo viene progressivamente cancellato. I segni tipici della cancellazione tipografica, o altri metodi di cancellazione manuale, si sovrappongono alle parole stampate sul testo in modo da alterarlo rendendolo illeggibile.

Il visitatore riesce ad avvicinarsi, riesce a toccare i libri, riesce anche a leggere qualche riga ma dopo pochi attimi comincia il processo di cancellazione, un inesorabile atto di sottrazione che avviene sotto gli occhi di tutti.

I libri ci sono, sono tangibili, ma sono resi inutilizzabili; lo spettatore è un semplice fruitore passivo degli eventi. In questo lavoro auroraMeccanica cita il Ministero all’interno del quale lavorava il protagonista del romanzo ”1984″ e rimanda implicitamente alle attuali forme di tagli e censure alla “Cultura” in Italia, cercando nell’interazione passiva una chiave di lettura dell’attuale situazione politica e sociale.

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