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Segno Nome

“Segno Nome” è un’installazione interattiva realizzata da auroraMeccanica per il Museo MAC di Gibellina.
Il gruppo auroraMeccanica – che dal 2007 porta avanti un proprio percorso di ricerca artistica nell’ambito delle installazioni multimediali – da alcuni anni si è avvicinato ai temi dell’accessibilità culturale, sempre più diffusi in ambito museale e non solo.
“Segno Nome” segue proprio questo filone di ricerca: è un’installazione interattiva che sfrutta la lingua LIS per coinvolgere il pubblico del museo e dialogare con esso, includendo visitatori udenti e non udenti, bambini, giovani e adulti, senza specifiche distinzioni, anzi con l’obiettivo di utilizzare la gestualità – caratteristica espressiva intrinseca nell’uomo – per annullare le distinzioni anagrafiche, linguistiche, cognitive e sensoriali tra le persone, e unirle tra loro attraverso una modalità comunicativa ed emozionale per certi aspetti primordiale.
L’installazione prende spunto dalla grammatica della lingua dei segni italiana per amplificarne il concetto e estenderlo ai metodi comunicativi che stanno  alla base della nostra società.
In linea con la poetica di auroraMeccanica, anche in questa installazione serve un gesto attivo del visitatore per completare l’opera: il pubblico è infatti chiamato a compiere un gesto fisico, semplice e intimo quanto lo sfiorarsi di due mani, per far apparire una ragazza che comunica attraverso la
lingua dei segni. Nel parlare, la performer cita più volte le parole di Ludovico Corrao, figura chiave della recente storia di Gibellina a cui oggi è intitolato il Museo, lancia messaggi di speranza, di coraggio, ma anche di ascolto; Segno nome è un invito a “non perdere la speranza”, “ad ascoltare”, 
“prendersi del tempo” ma soprattutto a “non lasciare invisibile il prossimo”.

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