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Intorno al focolare

L’installazione video a tre canali, realizzata dal gruppo AuroraMeccanica appositamente per la mostra Premio PAV 2012 – Into the habitat e presentata nella project room, è il racconto in forma di immagini e parole della condivisione di un bene collettivo quale il forno di paese. Mentre sulla tavola sono “imbanditi” due video dedicati alla preparazione e al consumo del pane, in un intreccio laborioso di mani, sullo schermo centrale si alternano le storie e le testimonianze di chi ha gestito, e tutt’ora gestisce, un tradizionale forno comunitario di paese.

Le riprese, effettuate a Usseaux con le comunità locali, restituiscono la complessità della negoziazione tra i diversi soggetti intorno al forno, ma anche la magia dell’incontro e dello scambio nella gestione e manutenzione di una proprietà condivisa. Un bene per tutti.

Più che un’installazione Focolare è a tutti gli effetti un’operazione relazionale</span> intorno a un forno comunitario urbano, uno spazio per incontrarsi, conoscersi e condividere saperi in una dimensione domestica e familiare attivata dalla cottura collettiva del pane.

Costruita in terra cruda secondo tecniche tradizionali e a basso impatto ambientale, la struttura di Focolare si presenta essenzialmente come cucina aperta sul parco e in dialogo con esso, ambiente delimitato da una serie di aiuole di piante aromatiche e definito da un pergolato di rampicati ad accogliere lo spazio di lavoro attrezzato con utensili, tavoli e sedute. Attingendo alla memoria storica di molte comunità rurali, Focolare si inserisce così nel paesaggio urbano del PAV come forma di aggregazione capace di innescare processi di partecipazione e creatività diffusa. Al vecchio forno di paese, dove convergevano periodicamente gli impasti che ogni famiglia produceva, Focolare accoglie gruppi interessati a cuocere il proprio pane. E, nei tempi di cottura e attesa, si trasforma in occasione di scambio di storie e conoscenze, non ultimo per l’individuazione di regole per una gestione autonoma e aperta del forno.

L’autoproduzione collettiva di un nutrimento basilare e universale prospetta un’alternativa creativa, corporea ed ecologica al cibo industriale del consumismo di massa, dove stesso tempo è possibile attivare una consapevolezza su ciò che mangiamo, nel rispetto dei tempi naturali. A livello simbolico, infine, non solo il pane ma anche il fuoco agisce come leva dell’immaginazione, evocando i vitali processi di trasmutazione che fondono gli elementi primari in nuovi complessi e aggregati, fenomeno d’altronde comune all’agire artistico.