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In una cantina è tutto buio, un barlume di luce proveniente da una lampadina appesa al soffitto richiama l’attenzione delle persone che per muoversi nello spazio vanno istintivamente ad accenderla.

La lampadina si accende, illumina l’ambiente, ma inesorabilmente si manifestano ombre scheletriche sulle pareti. 

Suggestioni di spettri provenienti dal passato che oscurano la luce fino a far tornare l’oscurità.

 

L’opera è stata presentata alla prima edizione del Blooming Festival in provincia di Pesaro Urbino e per l’occasione era chiamata a dialogare con La Gabbia.

I giochi di luce/assenza di luce e ombre reali/ombre irreali vengono richiamati per evocare sensazioni di angoscia e disagio nello spettatore, in netta contrapposizione con i sentimenti positivi legati a La Gabbia

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